Programma Festival 2011 Domenica 20 Marzo 2011 – OPEN DAY - Ore: 20.30 TEATRO BISMANTOVA CASTELNOVO NE’ MONTI Di E. Brucellaria e D. Franci CoProduzione internazionale in collaborazione con la regione Aquitania Regia: Marie Noelle Bouvier ,Francesca Bianchi, Leo Van Sluiss Un ordine dall'alto comanda di bruciare tutti i libri esistenti al mondo. Un gruppo di giovani riesce a fuggire da questo momento di caos e di guerriglia salvando una sola pagina. L'asse del tempo viene messo in discussione e ci ritroviamo in una dimensione proiettata in un futuro in cui la memoria non esiste più. Non esistono più i ricordi, non esistono più i libri, non esiste più quello che è stato. Sono vestiti di grigio e tutti uguali, un gruppo di uomini che invade la scena e incontra i giovani superstiti a quel rogo. Non si comprendono subito, si squadrano, sono timorosi e allo stesso curiosi. Dopo poco riescono a comprendersi perché ai nuovi uomini, quelli vestiti in grigio, manca la memoria e il "sapere": dicono di non essere mai stati bambini e di non avere famiglia, hanno il terrore di varcare una linea bianca a terra per paura di essere azzerati.
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Lunedì 21 Marzo 2011
(Matinée per le scuole) FUORI CONCORSO
Ore: 20.30 LIBERAMENTE ISPIRATO A “IL MEDICO DEI PAZZI” DI ANTONIO SCARPETTA Trama: Baslio, un ragazzo scapestrato, per continuare la sua vita dissoluta tra vizi e piaceri, fa credere allo zio di essere studente di medicina e con questa scusa lo zio foraggia, suo malgrado, ogni sua “cattiva abitudine”. Inaspettatamente, lo zio arriva con moglie e figlia e Basilio, non sapendo che pesci prendere, inventa che la pensione in cui vive a sbafo è in realtà un manicomio ed i suoi ospiti sono dei pazzi che credono di essere la proprietaria della pensione, un musicista, un’attrice drammatica ecc. L'unico sano, lo zio Glauco, rischia di esser preso per pazzo.
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Martedì 22 Marzo 2011 Trama: Non è mai facile affrontare argomenti delicati e spinosi in un laboratorio scolastico. Ore: 11.15 Trama: C’era un tempo in cui non era insolito usare un pezzo di filo per guidare le parole, che altrimenti avrebbero faticato ad arrivare a destinazione. Quante parole vanno perdute. Lasciano la bocca e perdono il coraggio, e se ne vanno in giro finchè finiscono nel canaletto di scolo come foglie morte. Nei giorni di pioggia, passando, si sentono i loro cori. |
Mercoledì 23 Marzo 2011 Trama: C’era una volta un drago che tiranneggiava gli abitanti di un piccolo paese, che si erano persuasi che il mostro fosse buono e facesse tutto per il loro bene. Morto il drago, c’è sempre qualcuno disposto a prenderne il posto, e il borgomastro imporrà lo stesso regime, ma arriva Lancillotto… una fiaba perché l’uomo non dimentichi che la dignità e la libertà sono valori irrinunciabili e impari a riconoscere il “drago” in tutte le sue metamorfosi.
Ore: 11.15 Trama: Cinquanta giovani donne con il loro anziano padre giungono clandestine in Grecia, e chiedono lo status di rifugiate. Discussioni polemiche, disordini, lotte politiche… alla fine è concesso loro il libero soggiorno, facendo contenti chi? … ma gli scafisti naturalmente!! Pronti a nuovi sostanziosi affari!!! |
Giovedì 24 Marzo 2011 Trama: Liberamente tratto dell’omonimo racconto di Eric-Emmanuel Schmitt lo spettacolo vuole mettere in luce il lato psicologico ed introspettivo dei personaggi di fronte ad un dramma che colpisce molte persone: il deterioramento progressivo della memoria. Una famosa giornalista ormai in pensione viene colpita dalla demenza senile e di conseguenza sulla famiglia e sulla società ricade questo dramma. Come affrontare la tragedia? Attraverso le voci che popolano lo spettacolo scopriamo i diversi aspetti della malattia. |
Venerdì 25 Marzo 2011 Trama: Lo spettacolo narra di un gruppo di donne ebree deportate ad Auschwitz nel 1944, delle loro vicende alternate alle storie di molti altri personaggi, vittime e carnefici, fino alla liberazione, di dolore, di depressione, di rabbia, ma anche di amicizia e di amore. Alla fine permane un senso di speranza e di futuro da ricostruire, tenendo conto delle memorie del passato, ricominciando dal fuori, senza tuttavia dimenticare il dentro, sociale ed individuale.
Ore: 11.15 Trama: Quando si sbuccia una cipolla, il nostro volto si riga di lacrime e i colori, le forme davanti a noi non sono più nitide. L’immagine che vediamo è annebbiata dai nostri occhi gonfi di gocce di pianto. In realtà, le cipolle sono una metafora per ciò è estremamente pericoloso nella nostra società: droghe, dipendenze, ossessioni… L’uso e l’abuso di esse confondono la nostra mente e CANCELLANO LA MEMORIA di ciò che realmente siamo. |
Domenica 27 marzo 2011 Trama: Una famiglia numerosa, figli affamati. Primi piatti: povertà e miseria, ogni giorno. L’unica via di salvezza per i figli è fuggire con un sasso in tasca, per non sentirsi soli, per non sentirsi abbandonati e per essere sicuri, forse, di ritrovare la strada di casa.
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Lunedì 28 Marzo 2011
Ore: 11.15 Trama: La storia liberamente ispirata al film “L’attimo fuggente” di Peter Weir, ha come protagonista un docente di lettere che sconvolge e nello stesso tempo affascina gli alunni del “IISS O.Flacco”. messaggio centrale è l’invito a godere della vita e realizzare i propri sogni.
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Martedì 29 Marzo 2011 Trama: L’azione scenica si svolge all’interno di uno spazio aperto, dove individui diversamente abbigliati (sembrano personaggi irreali, colorati, strambi, curiosi, ma non repellenti) sono alla ricerca di quella libertà e rispetto che le convenzioni comuni non hanno loro concesso. Ognuno di loro ha in mano o indossa un oggetto-feticcio, la loro andatura non è uniforme e regolare, ma non è sgraziata. Entrano ed escono dalla scena, o da un armadio virtuale, ballano in modo disordinato, allegro. Alcuni di essi si avvicinano al muro bianco (di carta) o disegnano per terra un numero, il proprio numero. Mentre i personaggi scrivono, tutti gli altri passeggiano all’interno di questo muro di carta, o giardino, su cui, da una parte sola, a sinistra è in grande è già scritto (o si scriverà) queste parole: “Il suono della…). Il personaggio chiave è un/una fanciullo/a, ovvero la poesia, che cerca di congiungersi con chi gli è stata strappata con la forza: sua madre, la poetessa, che non comparirà mai sulla scena, ma la cui presenza è forte e scandita da alcuni suoi versi. Ore: 11.15 Trama: Partendo da una discussione sulla pulizia etnica in Bosnia, la scena si sposta nell’ambito di testimonianze relative alla condizione degli ebrei nei campi di concentramento nazisti. Vengono utilizzati stralci di testo dall’istruttoria di P. Weiss (Dal 20 dicembre 1963 al 20 agosto 1965 si svolse a Francoforte sul Meno un processo contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz. Ore: 20.30 Trama: Il soldato Franz Woyzeck sta facendo, come ogni giorno, la barba al suo Capitano che lo taccia di essere immorale perchè ha avuto un figlio da una donna senza averla sposata e si sollazza a vedere lo sterile zelo del primo. Woyzeck prova a giustificarsi ma le sue argomentazioni sono povere e troppo semplici per poter convincere il suo superiore che lo lascia ad altre incombenze. Nel frattempo Andres, commilitone di W., lo porta con sè al lavoro e durante le ore di consegna W. ha tremende visioni che lo inquietano, ma il compagno se ne burla. Nemmeno il Dottore, per il quale il protagonista sta fungendo da cavia per un esperimento, sembra interessarsi delle preoccupanti visioni di W. anzi, ritiene questi elementi: estremamente interessanti in relazione agli studi che sta conducendo. |
Mercoledì 30 Marzo 2011 Trama: Dieci donne in una cucina. Siamo a metà degli anni '60, e grazie ad uno dei tanti concorsi, quiz e indovinelli, Germaine Lauzon entra virtualmente in possesso di una quantità smisurata di mobili, elettrodomestici, abiti e casalinghi: tutto il catalogo sara' suo, e gratis. Un milione di punti e tante vicine, sorelle e mezze parenti chiamate ad attaccarli ed a far da testimoni oculari di un avvenimento eccezionale: il trionfo di Germaine/Cenerentola e la fuga dal grigiore della sua cucina verso i fasti kitch di orrendi saloni in finto mogano, camere riscaldate da pelosissimi scendiletti, tappezzerie floreali ed un campionario strepitoso di pentole e vasellame, fino ai mitici bicchieri di vetro soffiato con disegno Caprice. E' normale attendersi invidie e piccole cattiverie, ma le “amiche” superano di gran lunga ogni previsione. Dieci "maschere" che raccontano la vita, i sogni, le passioni e i desideri degli anni '60, ma parlano benissimo di miserie ancora attuali. La scrittura di Tremblay mescola, con un'audacia tutta nordamericana, dialoghi di stampo popolare ed impianto naturalista con monologhi/confessioni e cori surreali, che scartano verso una comicità quasi epica. Ore: 11.15
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