Spazio Raga - Laboratorio di Teatro Sociale

In uno dei quartieri apparentemente più difficili di Reggio Emilia un laboratorio di Teatro che attraverso i suoi riti, le sue tecniche le sue suggestioni vuole esplorare la vitalità e le esistenze dei suoi giovani abitanti. Un Teatro per adolescenti che si propone come luogo di relazione, creatività e conoscenza.

Reggio Emilia - Realizzato da ETOILE (Centro Teatrale Europeo) in collaborazione con Spazio RAGA

Etoile CTE

L' obbiettivo era quello di proporre una pratica teatrale che fosse, prima di tutto, spazio di confronto e di relazione tra i ragazzi e gli educatori. L'idea che mi ha guidato nel lavoro di questi mesi era quella di dare l'opportunità ai ragazzi di potersi epsrimere nella loro autenticità, cercando un clima libero e creativo. Uno spazio fisico, ma ancora prima, relazionale, dove "stare insieme".

Tutte le lezioni si sono sviluppate con una stessa modalità, ovvero un piccolo rituale d'inizio, una attività di riscaldamento, un esercizio di propedeutica teatrale e un rituale di fine lezione. Etoile CTENella scelta degli esercizi proposti, ho voluto puntare su quelli dove il corpo era protagonista , per i sueguenti motivi:

- lavorando sul corpo (attraverso la musica) i ragazzi riescono a vincere il disagio e l'imbarazzo che un' attività come qeusta potrebbe creare;
- attraverso un'educazione ad un approccio "creativo" del corpo, proporre conseguentemente ed indirettamente ai ragazzi, un utilizzo "creativo" anche della mente;
- la soglia di attenzione è in questo gruppo piuttosto limitata; lavorando su esercizi dinamici e brevi, si è data la possibilità ai ragazzi di affrontare i compiti assegnati con le proprie competenze, abbassando il livello di frustrazione;
- gli esercizi scelti avevano sempre come tema la conoscenza di se stessi, la relazione con l'altro, l'ascolto e il confronto.

Credo anche che porre l'attenzione sulle loro capacità, sui loro vissuti, scegliendo un approccio "autobiografico", sia in questi casi necessario, perchè in questo modo si da loro la possibilità di lavorare su qualcosa che è loro conosciuto e dunque dimostrare competenze autentiche e spontanee.
Da questa scelta "autobiografica" è nata anche la necessità di realizzare delle video-intervist, questo con il duplice motivo di esplorare ancora più in profondità i vissuti, le opinioni e i pensieri dei ragazzi; e dall'altra di raccogliere materiale "parlato" da usare nello spettacolo.
Da questo "studio" è emersa l'idea per lo spettacolo-performance finale, che prevede la successione di sei "quadri" (uno per ogni ragazzo), questi quadri (o scene) sono una combinazione fra il lavoro video (dove compaiono i ragazzi che parlano rivolgendosi direttamente al pubblico) e quello più "fisico", dove utilizzano l'alfabeto di esercizi e giochi esplorato durante le lezioni, "interpretano" concetti ed idee emersi durante le interviste. Ogni scena ha cercato di essere il più vicina e fedele alle parole emerse dai signoli ragazzi durante le interviste.

Matteo Carnevali

Guardare con occhi diversi, attraversare i luoghi con un diverso passo, agire da primo attore. Educare edEtoile CTE educarsi percorrendo insieme contrade poco frequentate, mettersi in gioco, mettersi di fronte all'altro cambiando il filtro. Un percorso faticoso, forse a volte indecifrabile, destabilizzante. Un percorso di crescita comune, dove chi educa deve accettare la sfida di non avere risposte a tutte le domande. Il teatro fa schifo, perchè fa schifo accorgersi delle nostre vulnerabilità, delle nostre mancanze , della nostra solitudine. Il teatro fa schifo perchè siamo affaticati, a volte, dal vivere con gli altri. Ma senza gli altri moriremmo.
Due anni di lavoro non sono uno scherzo, le ore pesano, sono palline di piombo sul pallottoliere della nostra vita. Ma goni ra densa e vitale è propulsore del nostro movimento verso il futuro. Abbiamo sperimentato un modo di educarci a cui difficilmente rinunceremo. Abbiamo provato sulla nostra pelle che ci si può toccare senza invadersi, che si può dire il silenzio, che si può piangere e ridere di noi stessi.

A noi il teatro piace, anche se ci fa schifo.

Manuela Vaccari
Clara Tamagnini
Daniele Franci

Ideazione laboratorio: Laura Bernardi, Piero Bruno, Annunziata Cuscito, Marco Moschetti, Paolo Riggio, Clara Tamagnini, Elena Torelli, Manuela Vaccari
Conduzione laboratori: Matteo Carnevali
Direzione Artistica: Daniele Franci
Hanno collaborato all'organizzazione: Waller Corsi, Vanjal Dapretto, Maria Grazia De Marco, Giovanni Ferrari, Vivana Malaguti, Meri Zambelli.

Per informazioni: Spazio Raga - Comune di Reggio Emilia 348-8080561